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La coscienza degli impatti del cambiamento climatico in atto chiama la comunità internazionale ad agire per evitarne l’aggravamento e per cercare di invertire la tendenza. 

Sappiamo di dover uscire da fonti fossili come carbone e petrolio e sappiamo che le recenti tensioni internazionali sul mercato del gas, dai canali di rifornimento al suo costo, tensioni che non possono essere escluse per il futuro, portano ad escludere anche questa fonte fossile dalle strategie per un futuro sostenibile e spingono verso un impegno ulteriore per la riduzione/efficientamento dei consumi e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Sappiamo che gli effetti negativi del cambiamento climatico hanno un impatto maggiore sulle fasce sociali più deboli sotto il profilo socio-economico e come sia evidente che gli effetti politico sociali globali del cambiamento climatico non sono limitabili ad alcune aree del pianeta, ma si riflettono sull’insieme, generando ulteriori fenomeni che impattano su tutti i paesi e, di riflesso, sulle comunità di ogni paese.

Sappiamo che gli evidenti segnali del cambiamento climatico in corso inducono a ritenere che nessun luogo sia esente dagli effetti negativi che esso comporta e quindi che non sono più rinviabili azioni, anche limitate, che concorrano a mitigare se non a contrastare le tendenze negative in atto e che ogni città, specie se capoluogo come Varese, con l’onere di indirizzo che questo comporta, deve contribuire a questo obiettivo ed anche la prossima pianificazione urbanistica dovrà recepire tali principi, coinvolgendo nella programmazione i Consigli di Quartiere.

La strada è stata indicato il 29 luglio 2021, quando il Consiglio comunale di Varese ha approvato il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) con l’obiettivo di contribuire a mitigare il cambiamento climatico riducendo le emissioni di CO2 e potenziando le fonti di assorbimento, di aumentare la capacità del territorio ad assorbire gli impatti del cambiamento climatico, per ridurne i danni. Il PAESC ha come obiettivo la riduzione del 40% delle emissioni di CO2 nel 2030 rispetto al 2017, attraverso un insieme di interventi dalla produzione con fonti rinnovabili alla razionalizzazione e all’efficientamento dei consumi energetici e fra le azioni strategiche su cui l’Amministrazione Comunale intende svolgere r un ruolo di attuatore e promotore vi sono la filiera bosco-legna-energia, l’aumento dell’assorbimento locale di CO2 tramite forestazione, lo sviluppo delle comunità energetiche, la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.

Può essere allora utile allargare lo spettro delle proposte, specie quelle di minor costo economico in rapporto al profitto ambientale, approfondendo e valutando la fattibilità di alcune ed inserendole, ove del caso, nelle linee di indirizzo della prossima pianificazione. Si tratta di proposte che già erano presenti nel programma elettorale del PD per le elezioni amministrative del 2021, nelle quali il nostro partito raggiunse quasi il 27% dei consensi.

Proponevamo la realizzazione di percorsi nel verde e /o con traffico veicolare a bassa intensità per realizzare la “città a 15 minuti” con un incremento sensibile della mobilità dolce (piedi-bicicletta-elettrico leggero), realizzazione di zone 30 e nuove aree pedonali, efficientamento del TPL, con lo spostamento di chilometraggio da linee deboli a linee forti. Alcune di queste proposte hanno visto l’inizio della loro realizzazione, ma occorre oggi proseguire incrementando e coinvolgendo la cittadinanza in maniera ancora più incisiva.

Sulla mobilità urbana proponevamo lo studio e la realizzazione di parcheggi, con coperture di pannelli solari, in zone periferiche con collegamenti di connessione al centro città e realizzazione, anche con la partecipazione di partner privati, di un nuovo parcheggio multipiano a ridosso del centro con contestuale cancellazione di parcheggi rasoterra ed esclusione del traffico veicolare privato da nuove vie del centro, allargando le aree pedonali, e contemporaneamente l’incentivazione alla realizzazione di poli periferici della logistica ove corrieri e trasportatori consegnino le merci ad una struttura logistica che effettui il c.d. ultimo chilometro con mezzi elettrici e di ridotte dimensioni.

In campo energetico vedevamo l’utilità strategica di una messa a valore dei tetti di tutti gli edifici pubblici, esclusi solo quelli di particolare pregio storico-artistico, per impianti fotovoltaici, destinando, sul modello delle cd “comunità energetiche”, il ricavato in parte alla riduzione dei costi energetici dei nuclei familiari ed anche lo studio di un impianto per la digestione degli scarti vegetali, per la produzione di biogas e di un impianto a biomassa per la produzione di energia elettrica.

Sul piano della prevenzione, al fine di prevenire i danni causati da precipitazioni, le c.d. bombe d’acqua, e dall’aumento delle temperature, il nostro auspicio era di favorire lo sviluppo di tetti verdi e piantumati, la rimozione di aree cementate ed asfaltate, non utili e necessarie al transito ed alle attività urbane, per creare spazi verdi e “giardini della pioggia”. Allo stesso scopo si rende necessaria la piantumazione di alberi contrastanti PM10 e CO2, potenziando l’applicazione della Legge 10/ 2013 (sviluppo spazi verdi urbani) e la realizzazione di “quinte verdi“ sulle vie d’accesso/uscita dalla città e di “foreste urbane”.

Purtroppo, dopo la crisi pandemica, l’impatto dell’aggressione russa all’Ucraina e le conseguenti tensioni internazionali e l’esplosione dei costi economici e sociali, non hanno consentito che si procedesse speditamente sulla via dell’innovazione ambientale e del cambio di alcuni meccanismi di gestione economica e sociale delle città, che non godono delle importanti risorse economiche necessarie ad un cambio di modello di sviluppo, demandato alle sfere istituzionali più elevate, ma l’occasione del dibattito sul PGT e la sempre maggiore presa di coscienza ambientale suggeriscono che sul tema e su alcune proposte, specificamente a dimensione locale, il dibattito si possa e si debba riaprire e da questo si possa proseguire con decisione sulla strada avviata con il cambio e la conferma di una amministrazione cittadina più vocata su questi temi di quelle che l’hanno preceduta. 

Angelo Zappoli, PD Varese

PD Varese