Per chi partecipa alla vita politica, specialmente a livello cittadino, la campagna elettorale è sempre un momento duro, stancante, che mette alla prova le nostre famiglie…, ma anche elettrizzante, profondo ed estremamente conviviale.
Queste elezioni regionali, così brevi e quindi così intense, non hanno (almeno nelle settimane precedenti al voto) deluso le aspettative: quante volte negli ultimi due mesi ci siamo sentiti con gioia parte di qualcosa di bello, vicini a persone che condividono i nostri stessi valori, pronti a batterci per ciò che ci sembra giusto! Quante mani abbiamo stretto, quante volte abbiamo riso a crepapelle a margine di una riunione super stressante, quante telefonate abbiamo fatto con il cellulare che alla fine era rovente!
Poi le elezioni le abbiamo perse.
Majorino non è diventato presidente. Qualcuno di noi ha pianto, qualcuno si è arrabbiato, qualcuno ha lasciato la federazione in silenzio, qualcuno è andato a mangiare una pizza. Ma nel frattempo erano le 2 di notte e, in poche ore, è stato il giorno dopo.
In poche ore abbiamo cominciato a vedere che qualcosa di buono, specie a Varese, era successo.
Nella nostra città il PD si è confermato come il primo partito, il nostro segretario ha preso più di 1800 preferenze, assicurandosi il secondo posto su base provinciale. Contemporaneamente, il nostro consigliere PD uscente è stato ampiamente riconfermato.
Male male non è andata. Almeno qui.
E anche se siamo il PD e non riusciamo a scollarci di dosso la tendenza ad auto flagellarci e a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto (anzi, appena appena bagnato), io questa campagna elettorale bella e intensa non me la posso scordare, non la posso mettere da parte. L’entusiasmo, la sana competizione interna fra i candidati – con la certezza di lavorare sempre al meglio per il PD e per i lombardi.
A Varese, con Luca Carignola – il nostro segretario – candidato, forse questa campagna elettorale l’abbiamo vissuta più intensamente che negli altri capoluoghi. La gioie e la certezza di essere una squadra, la delusione comune per quel secondo consigliere, che non abbiamo ottenuto a causa dell’ennesima legge elettorale pessima.
A livello provinciale poi, la gioia di vedere il consigliere uscente premiato, le donne in lista con ottimi risultati (ma siamo destinate a fare ancora meglio!).
Insomma, il 14 di febbraio (che per non sbagliare era pure San Valentino), mentre mio marito tirava un sospiro di sollievo nel ricordarsi che quella sera finalmente non sarebbe toccato a lui cucinare e i miei figli si stupivano nello scoprire che li avrei messi a letto io… a me non è mancata un po’ di malinconia per quelle serate accese dalla discussione, per l’ansia dei post su Facebook e delle storie su Instagram, per il volantinaggio ai mercati con 2 gradi Celsius.
Ogni campagna elettorale è diversa e a volte l’esito ci delude, ma ho sperimentato che personalmente quando vinco o quando perdo, niente offusca la felicità di aver fatto un nuovo pezzo di strada con le persone a cui voglio bene, spinti dal desiderio di portare a Varese, in Lombardia e ovunque un po’ della nostra umanità e condividere il più ampiamente possibile la gioia di essere una comunità, di essere parte attiva del nostro amato Partito Democratico.
Manuela Lozza Consigliera Comunale Varese