Al Santuccio, che fu teatro della vittoria cittadina contro la Lega, venerdì 2 dicembre è iniziata l’avventura pubblica del candidato del PD.
Galimberti: “Battere il centro destra è possibile. Battere Fontana è possibile. È già successo, proprio qui!”
A margine del suo intervento sul palco, l’europarlamentare Pierfrancesco Majorino ha parlato con i giornalisti.
Partiamo dalle tue radici: difesa dei diritti civili e tutela delle minoranze sono sempre stati i tuoi temi forti: quanto contano ora per la campagna alle regionali?
Non solo io, ma tutti noi siamo quelli della lotta alle disuguaglianze e per la giustizia sociale. E in Lombardia, di questo spirito oggi c’è bisogno più che mai. Invece, la giunta Fontana anche su questo tema non ha una visione. Abbiamo bisogno di cambiare in Regione, perché dobbiamo ricominciare dalle persone.
Lavoro, sanità, trasporti: è vero che non bisogna fare “campagna contro” ma “campagna per”, ma è impossibile non sottolineare gli errori della giunta uscente…
Ricominciare dalle persone significa pensare anche alla produzione, al lavoro e alla sicurezza. Vogliamo realizzare in Lombardia il più grande progetto legato alle politiche sostenibili: migliaia di nuove posizioni di lavoro green. Le politiche per lo sviluppo partono dal corretto uso degli strumenti che abbiamo a livello regionale. Va garantito – come deciso in Europa – il salario minimo.
Sanità: dobbiamo mettere mano al grande fallimento del sistema sanitario Fontana. In Lombardia ci sono eccellenze anche private – ci mancherebbe che guardassimo senza realismo a queste realtà – ma sono la politica e l’utilità pubblica sull’efficacia dei sevizi ad essere mancati in questi anni. Le liste d’attesa, solo per fare un esempio, sono una ingiustizia intollerabile. Dobbiamo fare una grande riforma della sanità, che abbia effetti nel corso del mandato, ma già nei primi cento giorni di nuovo governo regionale va messa una toppa di emergenza, quanto meno sulle liste d’attesa
Trasporti: ritardi, soppressioni, veicoli fatiscenti e mal funzionanti… le stiamo sentendo tutte. E poi Regione Lombardia parla di sicurezza. Ne parli meno e la garantisca, a partire dai treni e dalle stazioni. La nostra deve essere una regione che sta al passo con le nostre comunità!”.
A proposito, dopo tanti anni, siamo ancora qui a parlare di autonomia. Ma nel modello Fontana la realizzazione sembra lontana e poco chiara. Quale sarà il modello Majorino?
Partiamo da un modello ancora precedente: a me il modello Formigoni non piaceva, sia chiaro! – ma almeno c’era una visione. Ora cosa c’è? Una Regione che fa fare anticamera ai sindaci. Non è questa l’autonomia. Servono il confronto e l’apertura verso le comunità. Dobbiamo realizzare una Regione che apra le proprie porte alle realtà locali, dobbiamo essere il riscatto dei territori. Dobbiamo con questa rete essere in grado di gestire i fondi del PNRR, una valanga che l’attuale giunta non saprebbe gestire. Fondi che durante il mio attuale mandato al Parlamento europeo, siamo riusciti a ottenere grazie all’impegno di tanti di noi, a partire da David Sassoli. Pensare che ora questo impegno possa essere vanificato, deve essere la spinta per lavorare in campagna elettorale.
Il tempo è poco, dobbiamo lavorare tutti insieme con spirito di squadra e sfidare il centrodestra con l’idea di futuro che abbiamo in testa. Questa sera a Varese ho sentito la forza dell’unità.
Andiamo a vincere contro una destra che si è talmente divisa da candidare contemporaneamente presidente e vicepresidente!