Questo il testo della Mozione presentata dal nostro consigliere Matteo Capriolo ed approvata nel Consiglio Comunale del 6 dicembre
<<Il sottoscritto consigliere Matteo Capriolo avvalendosi della facoltà concessa dalla legge, formula, mediante mozione, la seguente proposta di deliberazione del Consiglio comunale
Premesso che • Il sistema ferroviario lombardo risulta essere un’infrastruttura strategica per migliaia di cittadini di Varese e della provincia intera; • Ogni anno sono decine di migliaia le persone del nostro territorio provinciale che risultano essere pendolari per motivi di lavoro e di studio, passando o partendo dalla città di Varese; • Ad oggi il servizio è affidato direttamente alla società ferroviaria Trenord partecipata al 50% da Regione Lombardia e dal 50% da Ferrovie dello Stato da oltre undici anni;
Rilevato che • Come riportato da recenti inchieste giornalistiche l’azienda Trenord presenta indici di puntualità largamente inferiori alla media nazionale, in particolar modo registrando un record negativo assoluto durante la scorsa stagione estiva. L’azienda Trenord, infatti, nell’informativa al pubblico ha presentato gli indici di puntualità del luglio 2022 si evidenzia che le tratte che coinvolgono la città di Varese vede ingenti ritardi. • Il numero delle corse negli ultimi cinque anni è stato ridimensionato in particolar modo alle corse serali e nei weekend, provocando disagi agli utenti; • Il costo del servizio risulta essere quello più elevato d’Italia, con una media di 22€/kilometro contro la media nazionale di 12€/kilometro; • Rispetto al 2017, secondo alcuni studi, si è verificato un taglio dell’offerta del 5% per favorire economie di scala del servizio senza però che venissero raggiunte. Infatti, nonostante negli ultimi dieci anni i ricavi sono aumentati lo sono stati anche i costi mantenendo di fatto costanti i costi per kilometri, il che indica un mancato efficientamento attraverso economie di scala; • Come si evidenzia anche in articoli recenti, i mezzi a disposizione risultano essere privi di manutenzione rischiando, come spesso accade, di causare guasti durante le corse con conseguenti ritardi e disagi per i pendolari;
Considerato altresì che • Malgrado nel resto d’Europa come in Spagna e in Germania, in particolar modo nel periodo seguente alla pandemia Covid-19, si è scelto di promuovere l’utilizzo dei mezzi pubblici diminuendo il costo del biglietto, Trenord ha deciso di aumentare il costo del biglietto del 3,82% in più a fronte di un ulteriore ridimensionamento delle corse; • Nonostante tutti questi aspetti di mancato efficientamento e di diminuzione della qualità del servizio con molta probabilità il servizio verrà riaffidato senza bando di gara a Trenord; • Negli ultimi anni si sono verificati numerosi episodi di violenza e degrado, uno degli dèi più recenti nella stazione di Tradate, denunciato in questo stesso Consiglio Comunale; • Sono state raccolte oltre 30 mila firme da comitati pendolari regionali, i quali attualmente risultano inascoltati. I tanti firmatari richiedono un cambio di rotta sulla gestione e supervisione del trasporto pubblico ferroviario regionale, superando il modello regionale di affidamento diretto di Trenord e chiedono che ci sia un’interlocuzione con Regione Lombardia;
Impegna il sindaco e la giunta • A convocare l’assessore Regionale e l’amministratore delegato di Trenord nella commissione consiliare competente per esortare gli stessi ad: o Adottare le misure adeguate affinché possano essere migliorati gli indici di puntualità delle corse che riguardano il territorio di Varese; o Implementare il numero di corse per favorire la mobilità dei pendolari e i posti disponibili nelle corse a maggiore frequenza di utilizzo; o Aumentare i presidi di sicurezza, di pulizia e di decoro dei treni lombardi; o A sviluppare un piano di programmazione che permetta una riduzione del costo dei biglietti e degli abbonamenti per i pendolari, affinché si consenta un maggiore utilizzo del mezzo pubblico ferroviario, favorendo politiche di riduzione di gas inquinanti e si riduca il carico finanziario degli utenti; o A prevedere riduzioni tariffarie che permettano di agevolare gli studenti pendolari; o A sviluppare un piano di investimenti sui mezzi ferroviari e sviluppare una continua operazione di moral suasion nei confronti di Trenitalia affinché sviluppi un altrettanto piano di investimenti sulle linee ferroviarie; o A programmare in maniera più efficiente la manutenzione dei treni affinché non si verifichino guasti causando ritardi e cancellazioni. o A dare voce ai numerosi comitati di pendolari, anche attraverso audizioni nella commissione consigliare comunale preposta, che richiedono un’interlocuzione costante con le istituzioni, in particolare con Regione Lombardia e con Trenord favorendo un dialogo delle stesse con il nostro territorio>>
Questo il commento di Matteo Capriolo
“Oggi treno soppresso”, “Ogni giorno ci sono almeno dieci minuti di ritardo”, “Da settembre non sono ancora riuscita a prendere un treno in orario”. Queste sono solo alcune delle esperienze che i tanti pendolari subiscono a causa della malagestione di Trenord, l’azienda pubblica di Regione Lombardia che ormai da undici lunghi anni gestisce il sistema ferroviario lombardo.
Il servizio di Trenord risulta inefficiente da ogni punto di vista ma Regione Lombardia non ascolta il grido di oltre 30 mila pendolari che hanno richiesto un miglioramento del servizio e nemmeno le tante ormai inchieste e titoli di giornale che ogni giorno denunciano i disservizi.
Alcuni dati possono sicuramente rendere l’idea di quanto riportato. Nel mese di luglio i ritardi segnalati sono stati da record come nella tratta Treviglio-Varese nella quale si registra un indice di ritardo del 22,53% contro il 3% del minimo contrattuale. Questo è solo un esempio ma poi arrivano i dati più chiari della mala gestione: taglio dell’offerta dal 2017 del 5% malgrado nessun efficientamento di economie di scala visto che costi e ricavi sono aumentati pressoché proporzionalmente, aumento dei costi del 3,82% post pandemia (nonostante altri paesi hanno ridotto i costi per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico), senza parlare dei tanti episodi di insicurezza accaduti sui treni.
Di fronte a tutti questi temi, che coinvolgono sicuramente tantissimi pendolari varesini, era d’obbligo provare a sollevare la questione negli organi istituzionali del nostro Comune, affinché si avviassero contatti con l’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia e l’amministrazione di Trenord. Per questo motivo ho deciso di presentare una mozione in cui chiedo all’Assessore Terzi di presentarsi in commissione per rispondere direttamente dei molteplici disagi che ogni giorno i pendolari varesini sono costretti a subire a causa di Trenord.
Puntualità, sicurezza, incentivo del mezzo pubblico, agevolazioni per studenti, manutenzione dei treni e ascolto dei pendolari: su questi temi vogliamo risposte da Regione Lombardia, perché la Regione “locomotiva” d’Italia merita certamente di meglio.
E qui riportiamo l’intervento del nostro consigliere Alessandro Pepe, durante la discussione della Mozione
Ringrazio il collega Capriolo per aver presentato questa mozione sollevando un enorme criticità del nostro trasporto ferroviario. Da pendolare non posso che confermare i disagi enormi che la gestione Trenord crea quotidianamente ai pendolari. Solo stamattina alle 6.30 l’Applicazione dell’azienda segnalava i seguenti avvisi:
- il treno 26 (Laveno Mombello Lago – Milano Cadorna) terminerà il viaggio alla stazione di Varese Nord per un problema tecnico;
- il treno 10015 (Milano Cadorna – Varese Nord) non sarà effettuato per consentire un intervento tecnico;
- il treno 11012 (Varese Nord – Milano Cadorna) oggi non sarà effettuato per un guasto al convoglio che richiede il rientro in deposito;
Questi sono solamente tre dei tanti avvisi che l’azienda di trasporto ferroviario lombardo pubblica quotidianamente, creando difficoltà e disagi ai pendolari varesini e lombardi. Una situazione insostenibile derivante da una pessima gestione politica che in questi 30 anni ha preferito investire esclusivamente sulla Pedemontana – l’autostrada più cara d’Italia – piuttosto che incentivare anche una mobilità diversa e sostenibile, come fanno altre importanti regione europee.
Questa scelta è di conseguenza ricaduta sui pendolari che ogni giorno si scontrano con guasti e problemi tecnici che, in alcuni casi, sono imputabili al gestore delle reti RFI, ma in altri sono di esclusiva competenza regionale e della società Ferrovienord (società controllata al 100% dal gruppo FNM che ha come maggiore azionista la Regione). Quest’ultima gestisce 331 km di rete ferroviaria e 124 stazioni ferroviarie, fra cui la linea Saronno-Varese Nord-Laveno Mombello Lago. Su questa tratta la destra non può – come fa spesso – scaricare la responsabilità sullo Stato perché la competenza è loro. Vogliono maggiore autonomia? Inizino a usarla laddove hanno la possibilità. Servono risposte concrete: non continui slogan.
Altro tasto dolente i mezzi: la nostra regione, purtroppo, è molto indietro rispetto ad altre realtà italiane. Per esempio, la Regione Emilia-Romagna ha la flotta di treni più giovane d’Italia. A darne la notizia non è il quotidiano La Repubblica, ma il sito specializzato FSNEWS che scrive: «Con l’arrivo degli ultimi due Rock a doppio piano si completa l’entrata in servizio di tutti gli 86 treni regionali più giovani d’Italia previsti in Emilia-Romagna. Il rinnovamento è stato reso possibile dall’aggiudicazione di Trenitalia Tper – 70% Trenitalia-Gruppo FS e 30% Tper – della gara europea per il trasporto ferroviario regionale dell’Emilia-Romagna, la cui durata di 15 anni (rinnovabili per altri 7,5) ha permesso alla società di trasporto di investire oltre 600 milioni di euro nel miglioramento del servizio».
Questa notizia è la dimostrazione che grazie a una forte volontà politica è possibile fare investimenti sul trasporto ferroviario. Cosa che purtroppo non è avvenuta in Lombardia perché si è scelto di affidare il trasporto ferroviario a Trenord creando una situazione paradossale: l’esecutore a cui è affidato il servizio (Trenord) è controllato dal committente del servizio stesso (Regione Lombardia), il quale dovrebbe controllare che l’azienda eroghi un servizio mettendo al centro l’utilità pubblica. Ma questo tema, per il centrodestra, è di secondaria importanza.