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Sabato 22 marzo il Consiglio comunale in seduta straordinaria ha approvato all’unanimità i primi 34 nomi di varesini e varesine che saranno iscritti nel Famedio che sarà istituito all’ingresso del cimitero monumentale di Giubiano. Non è solo un doveroso omaggio a concittadini benemeriti ai quali, in un prossimo futuro, se ne aggiungeranno altri altrettanto meritevoli di menzione ma è segno della volontà di tramandare la memoria di persone che, con le loro opere, hanno contribuito alla crescita economica, civile e culturale della nostra città.
Nel Novecento Varese, che si era caratterizzata da oltre un millennio per una vocazione commerciale che ne aveva fatto il principale mercato a nord di Milano, visse uno straordinario sviluppo industriale che la collocò al vertice nazionale e internazionale in molti settori produttivi, senza dimenticare i successi sportivi dovuti alle risorse messe a disposizione dall’imprenditoria sensibile anche alle necessità sociali.
Come dimenticare la Ignis di Giovanni Borghi che fornì lavoro e sicurezza sociale a decine di migliaia di persone e uno svago sportivo a tutta la città, partecipe dei successi nazionali e internazionali della Pallacanestro Varese e dell’ascesa del Varese Calcio alle massime categorie del pallone. La passione suscitata nei varesini spinse il sindaco Lino Oldrini a far costruire il palazzetto dello sport di Masnago progettato dall’ingegner Sergio Brusa Pasqué. E prima ancora la nostra città aveva preso il volo nel mondo con i velivoli dell’Aeronautica Macchi progettati dall’ingegner Ermanno Bazzocchi, che aveva resuscitato la produzione dopo il disastro bellico. Varese pensava però da tempo anche a chi stava con i piedi per terra e il Calzaturificio di Ermenegildo Trolli si mise a far le scarpe all’Italia e non solo. Il grande imprenditore pensava anche alle necessità dei dipendenti e fu il promotore dell’Istituto autonomo delle case popolari che promosse, tra le altre opere, il pregevole Villaggio Belfiore di Biumo Inferiore, progettato dall’ingegner Edoardo Flumiani. Agli alloggi per i dipendenti pensava anche Achille Cattaneo, il proprietario della Conciaria Cornelia che fu anche al vertice della Casa musicale Ricordi. Delle grandi imprese varesine era consulente il ragionier Lanciotto Gigli, il quale nella veste di assessore alle Finanze della Giunta Cova acquisì al patrimonio comunale il parco di Villa Mirabello che, unito ai Giardini Estensi, forma uno dei parchi pubblici più belli d’Italia.
Non basterebbe un volume per esporre i meriti e i contributi alla storia di Varese di tutte le altre persone che saranno iscritte nel Famedio ma consentiteci almeno di elencarle: Alfredo Binda, Antonio Bareggi,  Mario Bertolone, Flaminio Bertoni, Pier Gianni Biancheri, Alfredo Castiglioni, Angelo Castiglioni, Piero Chiara, Salvatore Furia, Renato Guttuso, Luigi Ganna, monsignor Pasuale Macchi, Gianfranco Maffina, Paolo Mantegazza, Roberto Ernesto Maroni, Angelo Monti, Guido Morselli, cardinal Attilio Nicora, Amalia (Liala) Negretti Odescalchi, Luigi Ossola, Ottavio Missoni, monsignor Tarcisio Pigionatti, Franca Pia Rame, Vittorio Tavernari, Ambrogio Vaghi, Giovanni Valcavi, Giuseppe Zamberletti.

 

Fausto Bonoldi
Iscritto PD Varese

PD Varese