La segreteria cittadina del Partito Democratico della città di Varese ha sollecitato le autorità preposte a porre dei limiti alla prossima annunciata celebrazione della Giornata del Ricordo nelle modalità tipiche di una parata paramilitare ad opera di gruppi di estrema destra, di dichiarata ispirazione fascista e neonazista. Le sfilate paramilitari svoltesi negli scorsi anni hanno macchiato le altre iniziative che si svolgeranno per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Il PD non chiede che si pongano limiti alla libertà di espressione sancita dalla Costituzione della Repubblica, ma sottolinea come, fra i promotori della citata iniziativa, vi siano personaggi e gruppi che nella Costituzione della Repubblica Italiana non si riconoscono, per loro stessa ammissione, e che sono indagati da Procure della Repubblica per tentata ricostituzione del partito fascista, come gli appartenenti al gruppo di chiara ispirazione neonazista “Comunità dei Dodici Raggi”, gruppo che ha esplicitamente rivendicato azioni quali lo striscione “Varese è fascista”, appeso sulla recinzione della Festa della Resistenza, o le reiterate provocazioni al Sacrario del San Martino in onore dei militi nazi-fascisti che attaccarono le formazioni partigiane su quel monte, formazioni partigiane che le nostre istituzioni democratiche commemorano ogni anno.
Sappiamo che la manifestazione risulta formalmente indetta da un ”Comitato 10 febbraio”, ma è evidente come dietro tale sigla vi siano state e vi siano organizzazioni quali la Comunità dei dodici raggi, Forza nuova, Casa pound ed altre, come risulta dalle cronache precedenti e dalle loro pagine di propaganda. A conferma di quanto sopra si veda la provocazione messa in atto da un gruppo neofascista come FN contro Anpi e Cooperativa di Biumo e Belforte, ree di aver promosso ed ospitare un incontro in occasione del Giorno del Ricordo, Anpi e Cooperativa di Biumo e Belforte cui va la nostra solidarietà antifascista.
Abbiamo chiesto che si vigili sui comportamenti messi in atto durante l’annunciata manifestazione, impedendo atteggiamenti di apologia di fascismo o l’ostentazione di simboli riferibili a tale regime e che non si consenta che tale manifestazione si svolga nelle vie centrali della città di Varese e che termini nella sua Piazza Monte Grappa.
Abbiamo chiesto che, per rispetto del sentimento democratico ed antifascista della assoluta maggioranza dei nostri concittadini, si individuino percorsi alternativi che, non ledendo il diritto a manifestare, nei limiti delle leggi e della XII disposizione transitoria della nostra Costituzione, sanciscano il rifiuto civile di ideologie ripudiate dalla nostra Repubblica, sconfitte dalla Lotta di Resistenza e condannate dalla storia.
Ringraziando per l’attenzione, porgiamo distinti saluti.
Segreteria Partito Democratico Città di Varese