A poco più di un anno dall’insediamento della Commissione Urbanistica, possiamo tracciare un bilancio sul lavoro realizzato per la “rigenerazione urbana e territoriale” della città, un bilancio che ci dice come Varese abbia intrapreso un percorso verso una nuova dimensione di città, nonostante le inevitabili difficoltà e gli ostacoli che spesso vengono frapposti.
La Commissione ha tenuto circa venti riunioni nel corso dell’anno, ha esaminato oltre 150 progetti, nella maggior parte aventi ad oggetto opere di risanamento ed efficientamento energetico, ha deliberato su due significativi interventi cofinanziati, aventi ad oggetto complessi scolastici comunali: la creazione di un nuovo plesso scolastico per l’infanzia a San Fermo, l’ampliamento dell’edificio scolastico comunale sede della scuola primaria “S.G. Bosco” per la realizzazione di uno spazio destinato a mensa a servizio della scuola.
Sono state anche approvate importanti modifiche ed integrazioni alla disciplina della Commissione per il Paesaggio, al fine di rendere il relativo regolamento conforme alla normativa regionale di indirizzo e più efficiente l’azione amministrativa della relativa Commissione. Efficienza di cui operatori e cittadini, oltre che l’Amministrazione, hanno assoluta necessità.
Ma questi sintetici numeri dei lavori della Commissione Urbanistica nell’anno 2022, cosa dicono?
Parlano in primo luogo di una città “viva”. Di una città i cui abitanti investono sugli immobili in cui abitano o di cui sono proprietari sfruttando le risorse fiscali previste essenzialmente dal decreto-legge n. 34/2020 (decreto Rilancio) e dalla successiva normativa di settore (ad esempio in relazione al c.d. Bonus Facciate). Ciò pur nella difficoltà, notoria, determinata dall’aumento incontrollato dei prezzi, dal difficile reperimento delle materie prime e della manodopera e, non da ultimo, dall’avvicendarsi di provvedimenti legislativi nazionali non sempre coerenti e intellegibili, anche in riferimento a scadenze e termini. Ciò pur nella difficoltà determinata dai farraginosi e non sempre uniformi meccanismi di cessione del credito operati dal sistema bancario/finanziario.
I numeri confermano tale crescita di valore (e interesse): a dicembre 2022 per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media € 1.684 al metro quadro, con un aumento del 5,18% rispetto a dicembre 2021 (1.601 €/m²). Negli ultimi 2 anni, il prezzo medio all’interno del comune di Varese ha raggiunto il suo massimo nel mese di Settembre 2022, con un valore di € 1.689 al metro quadro. Ma “i numeri” della Commissione Urbanistica raccontano anche di un’amministrazione fortemente protesa allo sviluppo del settore: sia quello privato (pure attraverso l’efficiente azione amministrativa degli uffici che nel corso dell’anno hanno predisposto e poi dato seguito a tutte le pratiche valutate dalla Commissione), sia quello pubblico.
La modifica del regolamento della Commissione Paesaggio va chiaramente nella direzione di un’azione amministrativa semplificata ed efficiente; il significativo investimento sui precitati plessi scolastici (realizzato anche grazie alla capacità di reperimento dei relativi fondi da bandi) va in questa direzione; l’attenzione per lo sviluppo ed il completamento delle “grandi opere” che stanno caratterizzando punti nevralgici o strutture ed edifici di fondamentale interesse per la città, confermano questa direzione.
Inevitabile e costante è il confronto con lo sviluppo che negli ultimi dieci anni ha caratterizzato quella che per Varese è la città metropolitana di riferimento, ossia Milano, la cui crescita e trasformazione si pone su un livello del tutto differenziato rispetto agli altri capoluoghi lombardi (e non solo). Milano ha corso e corre. Non ci sono dubbi. Ma Varese non è ferma. Anche questa è una certezza.
Domenico Marasciulo
Consigliere Comunale, Presidente commissione Urbanistica