Un assessorato alla salute
Salute, sicurezza, solidarietà, le tre “S” per costruire una comunità civile e serena.
I terribili dati sulla pandemia in corso, l’emergenza sanitaria che ha colpito e colpisce ancora in questi giorni la nostra città e provincia, la diffusione di un clima di incertezza e inquietudini sulla vita quotidiana, le conseguenze sulla salute dei cittadini e sulla qualità della loro vita, le devastanti ripercussioni sul lavoro e sull’economia, la necessità di rafforzare la rete sanitaria di prevenzione e di cura: sono tutte emergenze che ci devono spingere rapidamente a costruire un ruolo propulsivo e incisivo dell’ente locale su questi temi, in sinergia con tutte le istituzioni e gli enti preposti. Le comunità locali non possono essere lasciate sole. L’aumento delle disuguaglianze con la crescita dei casi di povertà e disagio sociale, il ruolo delle Regioni e dello Stato nella ridefinizione di un nuovo welfare, il ruolo delle strutture sanitarie e delle amministrazioni comunali per trovare soluzioni adeguate, ci spingono a trovare soluzioni di tutela e protezione della salute per tutti i cittadini. Per questo bisogna ripensare e riorganizzare l’articolazione del sistema sanitario pubblico, anche in riferimento alle criticità e alle conflittualità che – nonostante gli standard elevati di di professionalità e di dedizione degli operatori – la pandemia ha evidenziato nella ripartizione delle competenze e dei poteri tra Stato centrale e Regioni. In particolare, è necessario rimettere mano al potenziamento dei presidi sanitari di base e territoriali, primo e fondamentale bastione per la tutela Un assessorato alla salute per il Comune di Varese Salute, sicurezza, solidarietà, le tre “S” per costruire una comunità civile e serena. della salute dei cittadini. In questo senso, la creazione di un vero e proprio assessorato alla salute nei Comuni può avere una funzione importante, per vicinanza e conoscenza dei problemi. Nei prossimi mesi dobbiamo elaborare una ipotesi di struttura comunale adeguata ai tempi della pandemia, in grado di offrire un contributo di idee e di impegno su luoghi della vaccinazione, presidi per l’ assistenza, rapporti con le scuole e con le aziende di trasporto, problematiche delle attività commerciali e artigianali, il tutto avendo come filo conduttore la difesa della salute, anche attraverso un apposito organismo tecnico-organizzativo che valorizzi competenze ed eccellenze del territorio. Una ipotesi di questo genere richiede la complessiva riorganizzazione delle attività in capo agli Enti Locali, i cui capitoli essenziali dovrebbero essere: 1) l’individuazione dei punti di forza e debolezza rispetto all’attuale legislazione di supporto delle strutture sanitarie; 2) la previsione di una adeguata mole di investimenti nel campo della salute, come parte integrante e non sporadica delle attività normalmente svolte dai Comuni. Da questo punto di vista si potrà fare riferimento alle risorse previste nel Recovery fund. Riteniamo dunque che la prossima amministrazione comunale di Varese dovrà farsi carico anche di questi temi, che sono la vera priorità dei cittadini.
Pino Tuscano