Una riflessione sul rapporto fra impegno istituzionale e presenza nel territorio
Ogni città ha le sue caratteristiche che la rendono unica. Il bello di Varese è il suo policentrismo. Ogni castellanza ha le specificità: sono dei piccoli paesi che, pur essendo inseriti in un contesto cittadino accentrato, lasciano distinte le identità storiche e territoriali dei vari rioni che la compongono.
Sono bostese, nato e cresciuto nella castellanza di Bosto e ancora oggi vi abito con mia moglie e i miei tre figli e dove tutti noi svogliamo la nostra vita attiva tra scuola, parrocchia e altre attività sociali. L’attaccamento al territorio, sentirsi parte di una comunità grande o piccola che sia, è fondamentale per la crescita dal punto di vista civico e sociale di ciascuno di noi.
Un sano campanilismo accresce l’attaccamento al territorio e stimola i cittadini ad adoperarsi, in disparati modi, affinché la propria strada, il proprio quartiere o la propria città diventi sempre più a misura d’uomo nel rispetto delle leggi, degli altri e della natura. Il mio impegno in questi anni si è concentrato molto in questo senso.
Partendo proprio dalle realtà più vicine a me ho cercato di dare il mio contributo concreto a tutti quei gruppi di persone che, riunite dagli stessi interessi e fini, cercano – attraverso realtà di associazionismo o volontariato – di dare il proprio contributo affinché i quartieri e le comunità in generale restino vivi e attivi. La mia presenza e il mio impegno, anche in veste di consigliere comunale, ha creato un duplice effetto: un aiuto concreto alla cittadinanza e una costante vicinanza e interesse da parte dell’amministrazione comunale.
Gli effetti reali della presenza dell’amministrazione comunale nei quartieri e in ogni zona della città, si concretizza laddove noi consiglieri ci facciamo parte attiva e propositiva, conoscendo a fondo il territorio, per dare risposte concrete alle necessità richiamate dalle persone.
Per esempio, nel mio quartiere, è stata aperta al pubblico un’area verde di proprietà comunale: il parchetto di via del Nifontano. Questo parco si due passi dalle scuole e dalla parrocchia e richiama tutti i giorni grandi e piccini per godere della tranquillità del verde, seduto su una panchina o giocando sulle attrezzature per bambini.
Questa è il simbolo concreto del mio impegno in veste di consigliere comunale e, secondo il mio modesto parere, dev’essere la vocazione madre di ciascun consigliere o politico a qualsiasi livello: favorire e mantenere in vita qualsiasi forma di aggregazione che abbia finalità legate al territorio, accrescendone l’attaccamento e lo sviluppo di socialità e solidarietà.
Questo modo di agire ci aspetterà un futuro sicuramente migliore, soprattutto in un periodo socialmente difficile come quello in cui stiamo vivendo. Ricordiamoci sempre che ognuno di noi può essere un esempio per chi ci è vicino: per i più piccoli, per i nostri figli, nipoti o amici; ancor di più per noi che abbiamo scelto di rappresentare i cittadini.
Lorenzo Macchi
Consigliere Comunale