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Nei giorni 10-13 ottobre ho partecipato a Bruxelles alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città, in rappresentanza del Comune di Varese. La ricorrenza annuale, che quest’anno celebrava la sua ventesima edizione, è il più importante evento dedicato alla politica locale e regionale e al ruolo delle autonomie nel processo decisionale europeo, e ha avuto luogo nelle principali istituzioni europee. I lavori di quest’anno sono stati all’insegna dello slogan “Nuove sfide per la coesione dell’Europa”, e sono stati dedicati ai temi della coesione territoriale, dell’emancipazione dei giovani e della transizione verde, sotto forma di seminari di alto livello, workshop, incontri bilaterali e mostre.

Entrando nel merito di come è andata, ho avuto l’onore di portare il mio contributo in prima persona a questa piattaforma europea di alto livello: sono, infatti, stata relatrice in una delle sessioni previste dal programma, “Youth Empowerment & Democracy”, dove ho parlato della mia esperienza da amministratrice locale e dove ho spiegato la stretta correlazione che c’è tra l’empowerment giovanile e il rafforzamento della democrazia. Ho raccontato quello che è il “modello Varese”, che ha portato tanti giovani in Consiglio Comunale, grazie soprattutto al Partito Democratico che conta nel suo gruppo consigliare sei consiglieri under 35 su quattordici. Nello specifico, mi sono soffermata su come la crescita di noi giovani e l’occupazione di sempre più spazi pubblici, in politica ma non solo, sia un processo dal senso bidirezionale, che parte da noi ma che deve trovare una risposta anche da chi gli spazi li condivide con noi. Nel caso di Varese, ciò si concretizza con il Sindaco Galimberti che ha riconosciuto dei ruoli e ha condiviso con noi degli spazi, in alcuni casi conferendo anche deleghe ad hoc; e qui subentra il discorso sullo scambio intergenerazionale, di cui ultimamente si dibatte tanto anche all’interno del nostro partito. Ho parlato, infine, della mia delega alla multiculturalità e su cosa significa ‘cittadinanza attiva’ oggi.

È stato emozionante essere al tavolo con chi la democrazia l’ha sentita minacciata in casa sua e che si ritrova tutti i giorni a doverla difendere dai discorsi divisivi sull’odio, come la sindaca di Danzica (Polonia) Aleksandra Dulkiewicz, che era la vice del sindaco precedente Adamowicz (il cosiddetto “sindaco dei diritti”, che nel 2019 fu assassinato a coltellate in pubblico per motivi di odio).

Oltre a intervenire nel programma in prima persona, ho anche partecipato a workshop sulle politiche di coesione e sulle politiche giovanili; degno di nota è stato il laboratorio organizzato dal Partito Socialista Europeo (PSE) sulle politiche abitative e sul diritto alla casa, dove ho contribuito insieme ad altri giovani amministratori a stendere una dichiarazione congiunta per una strategia UE progressista in materia. 

Non è la prima volta che partecipo a conferenze di livello europeo come consigliera comunale di Varese, ma questa volta è stato ancora più entusiasmante portare un po’ della nostra Varese al livello UE raccontando cosa succede dalle nostre parti, ed incontrare amici e colleghi amministratori da tutta Europa, perché mi ricorda sempre che il cambiamento parte proprio dalla mia e dalla nostra generazione.

Sempre a proposito di nuove generazioni e Anno Europeo dei Giovani 2022, il 3-4 novembre ho partecipato alla due giorni di dibattito “Europe for Youth” sulle politiche giovanili in Europa organizzata dalla nostra famiglia europea, il PSE. In diversi membri del Comitato Europeo delle Regioni e giovani amministratori eletti, siamo stati ospitati dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana per un dibattito in chiave progressista su lavoro, ambiente, salute mentale e formazione. E, dal nostro canto, come giovani eletti socialisti e democratici abbiamo rimarcato a gran voce la necessità che una prospettiva giovanile sia inserita in tutte le politiche pertinenti dell’Unione Europea.

 

Helin Yildiz, Consigliera Comunale 

PD Varese